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Mindfulness. Meditazione su respiro, sensazioni, suoni, pensieri in 3 fasi



Maria Michela Altiero psicologa

Durante questa pratica l’attenzione è focalizzata in ordine successivo su diversi oggetti (respiro, sensazioni, suoni, pensieri), ora restringendosi, ora ampliandosi, consentendo una progressiva apertura all’esperienza fino a portare la consapevolezza ad aprirsi alla totalità dell’esperienza senza alcuna scelta , la cosiddetta consapevolezza non selettiva o pura consapevolezza.
Il significato a cui tutto ciò rimanda è che possiamo, come dice Jon Kabat-Zinn , “tenere a mente (e ricordarcelo di continuo) che si può stare in consapevolezza con qualunque oggetto dell’attenzione – il respiro, i vari aspetti del corpo, le sensazioni e percezioni, la miriade di pensieri e di sentimenti che ci scorrono nella mente – oppure dimorare in una consapevolezza aperta, vasta, non selettiva, al di là di ogni azione, e limitarci ad «essere» quella forma di conoscenza che è la consapevolezza stessa.”
In questa traccia la pratica è proposta nella forma della meditazione seduta , a occhi chiusi In realtà – al pari di altre meditazioni – è praticabile anche nella forma della meditazione da sdraiati, ove particolari esigenze lo richiedano o se si sceglie di affidarsi alla pratica da sdraiati per altri motivi (es. la mattina al risveglio, la sera prima di addormentarsi). La scelta poi di praticare ad occhi chiusi tende a favorire il raccoglimento e la concentrazione, e ad affinare la consapevolezza del panorama interiore; tuttavia è possibile praticare anche ad occhi aperti o leggermente socchiusi, cosa che può essere d’aiuto in caso di stanchezza e sonnolenza. Ad ogni modo è preferibile per chi è all’inizio adottare una modalità e mantenersi fedele a quella, anziché variare secondo l’estro del momento, in modo da arrivare a conoscere nel profondo la scelta che si è fatta.

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13 thoughts on “Mindfulness. Meditazione su respiro, sensazioni, suoni, pensieri in 3 fasi
  1. GRAZIE DI CUORE! e' stato molto bello ascoltarti hai una bellissima voce. Ho un amico sordo dalla nascita e ahimè quasi cieco sapresti darmi un suggerimento per permettere anche a Riccardo(è il nome del mio amico) di meditare?

  2. È normale che durante la pratica del respiro mi accorgo che la mia mente naviga nei pensieri, ma non ricordo a cosa pensavo?

  3. Quindi nel caso mi viene in mente un pensiero che ha una carica negativa non devo cercare di combatterlo portando l'attenzione sul presente ma devo accettare quel pensiero e quella carica negativa fino a quando non si dissolve da solo giusto?

  4. grazie per questa piacevole seduta che ci hai offerto. Io soffro da oltre un anno di acufeni, un fastidio che alcuni superano facilmente ma che per altri è un tormento pesante come lo è stato per me. Oltre a farmaci e terapia sonora, casualmente un mese fa ho scoperto su youtube l'ipnosi e ho avuto un miglioramento eccezionale. Anche la mindfulness mi sembra utile nel senso che si impara a non fossilizzarsi sul fastidio. Cari saluti

  5. Grazie dottoressa.Una meditazione veramente importante per me.Ho frequentato un corso di mindfulness per 8 settimane.Aspetto di poter partecipare al livello piu' avanzato..Pratico quotidianamente e le assicuro che le sue meditazioni faranno parte della mia pratica giornaliera.Grazie ancora.

  6. complimenti! Seguo la mindfulness da tempo e le sue meditazioni guidate mi sembrano molto buone. Spero di poterne ascoltare altre di nuove quando le sarà possibile pubblicarle sul canale. Grazie.

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