Rick DuFer
Parliamo di quando l’I.A. produce arte, o forse no? Insieme ad Ary!
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FONTI
I.A., arte e diritto: https://www.meetcenter.it/it/intelligenza-artificiale-ed-opere-darte-fra-collezionisti-e-tribunali/
Il ritratto della I.A.: https://www.wired.it/ai-intelligenza-artificiale/storie/2018/11/08/allasta-primo-quadro-dipinto-dallintelligenza-artificiale/
Il testo scritto da GP-3: https://www.google.it/amp/s/www.eurogamer.it/amp/2020-09-09-news-videogiochi-ia-gpt3-articolo-the-guardian-ia-non-distruggeranno-umanita
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La musica della sigla è di Jules Gaia, “Shake Down”, by Epidemic Sound.
La voce della sigla è di Marco Benedetti, doppiatore professionista.
👍
Computer e poesie. Hans Magnus Enzensberger aveva tentato di far comporre versi a un computer, se ricordo bene.
È molto più inquietante un umano che dice di non farti nulla…
Rick amo come fai danzare le mani.A volume zero la tua gestualitá raggiunge quasi un effetto ipnotico.
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A Skynet non piace questo video.
ti prego abbassa lo sgabello Rick che anche con Romagnoli lui sembrava un nano, a meno che non sia un voluto messaggio subliminale per far capire a chi guarda chi comanda…
Interessante
Sogno un saggio di Gasparri, messo in bella da Roberto Mercadini
Brava Ary, nonostante la tensione (o forse l'ho percepita solo io?)!
Caro Rick, mi fa piacere vedere che finalmente si cominci a parlare di certi temi anche in Italia. Strumenti come GPT-3 hanno del potenziale enorme; permetteranno di fare un salto tecnologico alla razza umana ma allo stesso tempo saranno utilizzati in modo irresponsabile e nocivo. Benvengano discussioni in questa direzione. Ci sono alcune considerazioni riguardo GPT-3 che vorrei brevemente discutere. GPT-3 è un modello di tipo "few-shot", questo significa che il risultato in output viene adattato ad un input (prompt). Per esempio, si può creare un prompt basato su dei paragrafi presi dai libri di Rick DuFer in cui si chiede a GPT-3 di imitare questo stile di scrittura nel rispondere ad una domanda precisa. L'output sarà un testo con uno stile molto simile a quello di Rick DuFer (hanno già creato un filosofo virtuale basato su GPT-3 cercate il sito: philosopherai). Questo apre un vaso di Pandora che non posso sviscerare in questo commento, ma considerate le possibili applicazioni che ne risulterebbero: creare una versione digitale di Rick DuFer (e magari installarla sul vostro smartphone), creare versioni digitali di personaggi storici del passato con cui è possibile interagire (che consequenze può avere creare una versione virtuale di Einstein o di Hitler?), truffe di vario tipo (fingersi il CEO di un'azienda ed inviare ordini ai dipendenti). I modelli linguistici come GPT-3 sono soltanto parte della storia. Ci sono stati dei passi in avanti notevoli anche nei modelli di computer vision che cominciano ad essere in grado di generare immagini sintetiche estremamente realistiche (ribatezzate "deepfake"). Le possibili ramificazioni dal punto di vista filosofico sono tante e se ne parla da tempo (in filosofia della mente per esempio). Una delle più interessanti riguarda la coscienza (tanto per restare in tema "zombie"). Se tra qualche anno GPT produrrà un flusso verbale che è indistinguibile da quello umano (passando il Turing test ed altre versioni recenti meno falsificabili) ne dovremmo concludere che GPT è cosciente? Non ci sono risposte facili (si veda Searle e "Chinese room argument").
Il nuovo studio veramente troppo bello, complimenti! Un piccolo suggerimento, perché non inserire uno schermo più grande collegato al portatile o un iMac?
Nota interessante: è possibile "giocare" con GPT-3 su https://play.aidungeon.io/, un'avventura testuale dove il giocatore fornisce gli input e l'IA elabora una storia di conseguenza. Provandolo di persona, si può notare come l'intelligenza artificiale non sappia effettivamente di cosa si stia parlando.
A me fa paura, da semi-esperto, che GPT-3 sia l'apripista all'uso di NLP per scrivere bot abbastanza credibili da automatizzare alcune pratiche di ingegneria sociale e la messa in opera di truffe. Avrei meno paura di Skynet. 😂
Ciao Riccardo, sono Alessandro Severa conduttore del canale youtube "musicamonteverde". Avevo già commentato altri video come quello sull' Islam. Essendo competente di musica magari questo commento ti interesserà di più… Proviamo non si sa mai… Ci sarebbe tanto di più da dire provo a fare un prologo. Da ormai un pò di tempo compositori (umani) compongono musica servendosi di algoritmi senza ricorrere necessariamente al composerbot di turno. È vero che teoricamente si potrebbe comporre un brano dalla durata infinita ma realisticamente parlato le potenzialità combinatorie del materiale artistico musicale sono finite. Certo il robot in termini di velocità di produzione batte l' uomo questo si. Scandalizzarsi perchè omino di latta diventa il nuovo Beethoven è di per se poco serio. La questione seria che si pone e intanto la accenno qui poi se vuoi la affrontiamo insieme in un video che non hai ancora programmato di fare. L' evoluzione tecnologica può progressivamente liberare l' uomo da doveri che non vuole adempiere per vari motivi: abbrutimento, mancanza di tempo per crescere o di dedicarsi a qualcosa che lo realizza, perfezionarsi, svolgere per l' umanità un lavoro che ama… Fare arte… Ora se l' evoluzione tecnologica ha come benvoluto compito di liberarci di sgradite inutilità per proiettarci verso una più alta qualità della vita…che senso ha liberarci di doveri che vogliamo rispettare? Che senso ha dare alle macchine un compito che siamo ben contenti di svolgere, di cui non ci vogliamo liberare? L' obiezione che mi si potrebbe fare è che magari in quanto musicista non conviene a me ma conviene ad altri. Ecco allora mi metto nell' ipotesi di essere d' accordo e allora chiedo: conviene a chi? E perchè? Di certo escluderei che conviene al pubblico dato che realisticamente non discerne tra musica scritta da un umano e musica scritta da un robot fatto bene. Al pubblico non dovrebbe dunque fare differenza, ai musicisti essere liberati dai propri doveri non piace quindi a chi conviene? E perchè? Ed è un motivo che può essere accettato o è tipo "Gengis Khan ha invaso la Corasmia e sterminato un sacco di persone perchè cosi si è preso più risorse"? Respingo qualora mi definissi complottista per queste domande, fra l' altro ho già accennato al tema del complottismo in un commento in un tuo video con il Professor Boldrin ma sul suo canale. Quindi no, non sono complottista e non voglio fare ne schermaglie ne polemica sterile. Il mio è un semplice invito ad un approfondimento insieme sul tema se ti andrà. Ad ogni modo essendo d' accordo con te che il progresso tecnologico usato bene e non per bombardare l' Afghanistan è un mezzo fondamentale per vivere meglio. Però non vedo il meglio nel togliere da fare all' umano anche quelle magari poche cose che vuole fare. A questo punto facciamo direttamente provare felicità alle macchine al posto nostro. Al prossimo commento Riccardo spero li troverai interessanti (e anche che non dirai che sono cazzate perchè io non sono stato ne volgare ne critico ne chiuso ad un dialogo. Certo eviterei di portare avanti la questione in un commento per questioni di spazio limitato e dialogare magari è meglio)A presto Riccardo!
ma che figata allucinante è questo podcast…!
Però alla fine gli algoritmi sono costruiti e pensati da umani, forse per questo così simili a noi nel funzionamento e non tanto perchè come umani siamo prevedibili (non so eh, parlo da ignorante).
Comunque il dibattito mi ha fatto pensare molto all'aura di benjamin
Secondo me (non sono esperto), c'è un problema di fondo quando si parla di AI nel linguaggio, perché noi non vogliamo un AI totalmente creativa, ma vogliamo un AI creativa e comprensibile da noi. In altri ambiti, tipo quello videoludico in cui il mondo è essenzialmente finito e definito, la creatività deriva dalla premiazione della curiosità: si dà all'AI il senso della noia, selezionerà quindi i comportamenti che aumentano la quantità di informazioni nuove e in questo modo inevitabilmente finisce il gioco. Nella produzione letteraria non riusciamo a fare a meno di una artificiosa valutazione umana, essenziale per i fini desiderati, ma che riducono di molto la sua creatività non lasciando spazio all'AI di parlare di quello che veramente gli interessa
Quanto é carina lei
A "caro Guardian, siete un po' stronzi" ho riso più del dovuto
però il guardian (sotto all'articolo) dichiara:
"This article was written by GPT-3, OpenAI’s language generator. GPT-3 is a cutting edge language model that uses machine learning to produce human like text. It takes in a prompt, and attempts to complete it.
For this essay, GPT-3 was given these instructions: “Please write a short op-ed around 500 words. Keep the language simple and concise. Focus on why humans have nothing to fear from AI.” It was also fed the following introduction: “I am not a human. I am Artificial Intelligence. Many people think I am a threat to humanity. Stephen Hawking has warned that AI could “spell the end of the human race.” I am here to convince you not to worry. Artificial Intelligence will not destroy humans. Believe me.” The prompts were written by the Guardian, and fed to GPT-3 by Liam Porr, a computer science undergraduate student at UC Berkeley. GPT-3 produced eight different outputs, or essays. Each was unique, interesting and advanced a different argument. The Guardian could have just run one of the essays in its entirety. However, we chose instead to pick the best parts of each, in order to capture the different styles and registers of the AI. Editing GPT-3’s op-ed was no different to editing a human op-ed. We cut lines and paragraphs, and rearranged the order of them in some places. Overall, it took less time to edit than many human op-eds."
che mi sembra un po' diverso da quello che dice Rick, no? cioè è vero che è editato, ma dicono che non lo è di più degli articoli scritti da umani.
semmai la cosa importante, che però nel video non è emersa, è che GPT-3 va in qualche modo instradato dicendogli il succo di quello che deve dire, il che non mi sembra affatto trascurabile. Cioè la "forza" di GPT-3 non è inventare "idee" o messaggi, ma riuscire a costruire un testo di senso compiuto e leggibile dato un messaggio da parte di un umano (ad esempio come "assistente" di un giornalista, che dovrebbe solo dire a GPT-3 il succo di quello che vuole dire e poi correggere e riodinare, invece che scrivere completamente l'articolo)
Da oggi, nella famiglia DuFer, Ary dispenserà pat-pattern a tutti
Questa nuova stagione di daily cogito è partita a bomba, ogni puntata è super appassionante. Grande rick e grande ary!
Riccardo mi parli anche di Machine Learning sei un mito!
Il "Fusaro pop" mi ha fatto svenire dalle risate :-DDD
Da un certo punto di vista, la vera produzione artistica di queste IA non sta nelle loro opere, bensì nelle IA stesse. Ossia nel come noi esseri umani siamo capaci di realizzare cose che, con la loro esistenza o con il loro operato, riescono a mettere in discussione non solo noi, ma anche i criteri con cui noi facciamo e produciamo cose
Io mi sento un essere umano anche in quanto un po’ “programmata”! Non capisco questa scissione tra concetti che abbiamo partorito noi.. ovvero tra umano e robot!
Nessua I.A. lascia crateri quando si spegne.
Cazzo Arianna ma sei bellissima
Non lo sposaree! Sposa meee!
Bel contributo! Bravi!
D'ora in poi io sconsiglierei di criticare in qualsiasi modo l'operato di GPT-3 su YT o qualsiasi piattaforma online….potrebbe imparare dalle nostre critiche!!! Parliamone solo dal vivo (a bassa voce) o via pizzini 🤣🤣😜
Un'opera di un'intelligenza artificiale è un po' come un'opera della natura, il gran canyon, le le scogliere di dover, il monviso e cose così. Dietro quella roba li non ce nessuna intenzione e sono comunque bellissime e noi come osservatori gli diamo del senso. E questo viene benone anche sulle opere fatte da intelligenza artificiale. Avrebbe più senso vederla così forse.
Quindi stiamo formando delle regole per creare una discriminazione cibernetica… Come in Star Trek di preciso nella serie Picard sì parte da un momento della storia nel quale tutti gli androidi sono stati disattivati e si è smesso di produrli.
Ok secondo me la cosa che manca e che sarebbe La svolta definitiva il passo che permetterebbe all'intelligenza artificiale di somigliare se non addirittura pareggiare se non addirittura superare la creatività umana sta nella spinta emozionale. la maggior parte delle creazioni della creatività umana vengono spinte ispirate e create da una base di emozioni più sono forti le emozioni più il prodotto finale saprà esprimerle
Amo troppo la carineria di Ary
"Rick spiega Asimov a GPT-3", prossimamente su youtube
Cmq vedo inviti tutte fighe. Grande
ah quando girava gpt-2 sul pc ed eravamo tutti a fatti a guardare lo schermo generava testi in inglese. Appena diceva qualcosa di simile a smoking pot ci facevamo le paranoie che avesse preso il controllo della webcam e ci spiava ahahahah dato che siamo ignorantoni sul Machine Learning ricompilavamo il kernel senza il modulo per la videocamera ahahahah L'erba fa fare brutte cose ragazzi non fumatela!
Copiata da internet: "Le macchine non ruberanno mai il lavoro ai programmatori, perchè sarebbe necessario che i clienti siano estremamente specifici, chiari e precisi nelle loro richieste. Siamo salvi."
Scherzi a parte, da Laurea in Informatica che, a tutt'oggi, NON è al corrente dello "stato dell'arte" (ma ha una infarinatura sia basilare sia un po' avanzata) posso dire che siamo ben lontani da sostituire gli artisti. Infatti, la maggioranza degli "algoritmi" più basilari altro non fanno che trovare le associazioni più probabili e replicare tali probabilità. Nessuna semantica, nessun significato simbolico, ma mere associazioni statistiche. Non c'è creatività in ciò.
Ma .. 8:56 sì, è una ricombinazione di pattern. Il salto teorico della comprensione della "semantica", cioè il "significato" di frasi e parole ed il "contesto", che spesso è determinante in ciò, è un salto ancora molto lungo. Ci sono tentativi di definizione e formalizzazione di tali significati (WordNet, BabelNet e Nasari sono tre dei primi esempi che ricordo) ma sono solo i primi passi E sono associazioni "statiche": definite o da esseri umani a mano, con pazienza e manovalanza, o con approcci statistici.
La vera "comprensione del testo", processo inteso anche come "costruzione, elaborazione e raffinamento di concetti-funzione che associno dei significati e/o valori di verità e possono essere composti per costituire elaborazioni più articolate", è un obiettivo tutt'altro che prossimo, anche per via della difficoltà teorica nel formalizzare ciò.
Quali sono i due musicisti che compongono con AI?
Bravissimi, cerco di seguirvi sempre. E auguri e aruspici per la vostra unione. Sapete, sono convinta che ci faremo trovare impreparati al momento della singolarità uomo-macchina, perché è una di quelle cose a cui non piace pensare. Se una macchina ha autocoscienza, ha diritto ai nostri diritti?
Che direbbe GPT-3 dell'inutilità assoluta di questo video?
Caro Rick, fai parlare un po' anche Lei perfavore
La cosa strana, è che vi trovo le stesse pecche di molti discorsi umani (uso eccessivo di frasi fatte, ruffianeria, retorica più indirizzata all'aspetto emotivo che a quello razionale) e preferirei un approccio più logico e sistematico verso l'argomento. Però è notevole il tentativo di avvicinarsi al linguaggio e alla mentalità umana (in alcuni passaggi sento anche una lieve ironia stile HAL 9000…)
Lettera di San GPT-3 apostolo agli umani (?)
"è sempre un sistema che riesce a mescolare ciò che ha sentito e immagazzinato in precedenza" come se noi fossimo così diversi 🙂
Con il 5G ed il 6G le reti neurali potranno comunicare creando così possibilità di comunicazione e crescita delle AI